CONTRAFFAZIONE

Ogni giorno un elevato numero di beni contraffatti è prodotto e venduto in tutto il mondo. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha stimato che il fenomeno si aggira attorno ai 250 miliardi di dollari, una cifra più alta del prodotto interno lordo di almeno 150 Paesi.
Il commercio di prodotti contraffatti rappresenta un grave rischio per la crescita economica, la salute e la sicurezza dei consumatori nonché l’ambiente. I prodotti contraffatti tendono a essere spediti praticamente in tutti i Paesi di tutti i continenti. 

Il reato di contraffazione, disciplinato dagli artt. 473 e seguenti del codice penale, si configura sia in caso di integrale riproduzione di un marchio o di un segno distintivo, sia qualora sussista una semplice alterazione degli stessi, che porta alla confusione con i prodotti originali. Secondo l’interpretazione della Corte di Cassazione, per far sì che la fattispecie rilevi penalmente, è sufficiente la mera equivocità e somiglianza con i prodotti originali, che induca a generare confusione con prodotti similari da parte dei consumatori finali.

Inoltre, per chi acquista prodotti contraffatti per uso personale il nostro ordinamento prevede oltre al sequestro della merce anche una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 € fino a 7.000 € (legge n. 99 del 2009)

Le organizzazioni criminali sono gli attori che traggono indubbiamente maggiore beneficio dalla contraffazione.
Specialmente nei Paesi dove le leggi in materia di protezione della proprietà intellettuale sono meno rigide e le sanzioni più lievi e sporadiche, la contraffazione rappresenta un formidabile investimento a basso rischio, avendo ritorni economici rilevanti.

Si ritiene, infatti, che il coinvolgimento, nel fenomeno della contraffazione, del crimine organizzato nazionale ed internazionale abbia contribuito ad espandere all’inverosimile tale attività, trasformandola da un’attività prevalentemente condotta da una ristretta nicchia di artigiani del falso, ad una smisurata impresa caratterizzata da un fatturato che, solo in Italia, si assesterebbe su circa 7 miliardi di euro, caratterizzandosi quale sistema imprenditoriale mafioso.

Sicuramente il livello di redditività conseguibile, l’elevata domanda ed il basso livello di rischio sono fattori attrattivi per la criminalità organizzata: basti pensare che il livello di remunerazione della contraffazione è più alto di quello del traffico di stupefacenti.

 

L'impegno anticontraffazione della Camera di commercio Irpinia Sannio

La diffusione e la dimensione del fenomeno della contraffazione richiede un forte impegno per contrastarlo e ristabilire condizioni di commercio legale.
Forte di questa consapevolezza, la Camera di commercio Irpinia Sannio è impegnata nella prevenzione, nella sensibilizzazione e nella repressione del fenomeno della contraffazione.
Obiettivo dell’impegno profuso dall’Ente camerale è quello di dar vita ad una rete territoriale integrata volta a valorizzare ed ottimizzare l'operato dei singoli Enti favorendo sinergie, cooperazione e reciproca informazione sulle iniziative.
 

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Ultima modifica: Lunedì 25 Marzo 2024