Cruscotto commentato degli indicatori - II trimestre 2025
È qui disponibile il commento e gli ulteriori approfondimenti rispetto ai dati Infocamere relativi al II trimestre 2025 di recente pubblicati e che analizzano l'andamento della demografia imprenditoriale.
PROVINCIA DI AVELLINO
Dall’analisi dei dati economici tratti dai bilanci societari depositati al Registro delle Imprese (riferiti al 2024 su un campione di 1.123 bilanci), il valore di produzione delle imprese irpine è pari a circa 2,55 miliardi di euro. Il settore manifatturiero, energia e minerarie crea circa 1,28 miliardi di euro di valore di produzione, rappresentando circa il 50% del totale. Gli indicatori caratteristici per il totale delle società nel 2024 mostrano un ROI del 6,5% (rispetto al 7,8% nel 2023) , un ROS del 6,2% (rispetto al 7,3% nel 2023) , un ROE del 9,0% (rispetto all'11,0% nel 2023) , un Capital Turnover di 1,0 (rispetto a 1,1 nel 2023) , e un'Indipendenza Finanziaria del 39,6% (rispetto al 38,1% nel 2023)
La struttura imprenditoriale avellinese è fortemente radicata nella micro impresa, che ammonta all'81,4% del totale (914 imprese) e nelle piccole imprese, che rappresentano il 14,7% del totale (165 imprese). Tuttavia, la produzione complessiva rivela uno scenario diverso: il contributo maggiore alla produzione totale proviene dalle medie imprese (28,6% con 729,19 milioni di euro) , seguite dalle piccole imprese (27,3% con 696,40 milioni di euro) e dalle grandi imprese (24,3% con 621,50 milioni di euro). Le micro imprese generano meno di un quinto della produzione totale provinciale (19,8% con 505,29 milioni di euro).
La dinamica occupazionale riflette un rafforzamento delle realtà imprenditoriali più strutturate. Gli addetti delle grandi imprese crescono dell'11,3% (rispetto al 3,2% nazionale) , seguiti dalle medie imprese con un tasso di crescita del 6,8% (rispetto al 4,4% nazionale) e dalle piccole imprese (+5,6% contro il 3,8% nazionale). Per quanto riguarda gli addetti delle micro imprese, questi si riducono del 2,4% nel periodo analizzato, seppur in misura minore rispetto ai dati nazionali (-2,9%).
Passando ai dati della demografia imprenditoriale del II trimestre 2025, si registrano dinamiche eterogenee. Crescono le aperture di unità locali (+30,4%), ma calano le iscrizioni di nuove imprese (-11,8%). Le chiusure e le cancellazioni si riducono (rispettivamente -18,3% e -41,5%), così come le entrate in scioglimento e liquidazione (-25,1%), indicando un rallentamento sia nelle nuove iniziative sia nelle cessazioni. In deciso aumento risultano invece i fallimenti e le altre procedure concorsuali, che crescono del +50%, segnalando potenziali criticità. Il numero complessivo degli addetti rimane pressoché stabile (-0,5%).
Dal punto di vista settoriale, si registra un aumento delle iscrizioni negli Altri settori (+81,8%) e nelle Costruzioni (+20,5%). Viceversa, i Trasporti e Spedizioni segnano un -100,0%. Nelle cessazioni non d'ufficio, spicca positivamente il settore dei Trasporti e Spedizioni (-66,7%) e l'Agricoltura (-32,9%), mentre i Servizi alle imprese registrano il maggior aumento di cessazioni (+43,5%).
Il profilo delle nuove imprese nel II trimestre 2025 rivela una predominanza dell'impresa individuale, che rappresenta circa il 70% delle iscrizioni totali (180 nuove imprese). Si contano 115 imprese femminili, 107 giovanili e 28 straniere. Nonostante ciò, si osserva un calo generalizzato delle iscrizioni rispetto al II trimestre 2024, in particolare tra le imprese straniere, che si riducono del -35,3% tra le individuali e del -33,3% tra le società di capitali. Le imprese femminili perdono meno terreno (-3,8% tra le individuali e -18,2% tra le società di capitali). In termini settoriali, le iscrizioni di imprese femminili riguardano innanzitutto l'Agricoltura (+20% con 30 imprese) e il Commercio (-31,6% con 13 imprese). Le nuove imprese giovanili derivano dal Commercio (-33,3% con 22 imprese) e dai Servizi alle imprese (+66,7% con 15 imprese). Le imprese straniere, infine, trovano nelle Costruzioni (7 imprese, +16,7%) il maggior bacino di provenienza.
PROVINCIA DI BENEVENTO
I dati relativi ai bilanci mostrano come il valore di produzione delle imprese è pari a circa 1,58 miliardi di euro. Il settore manifatturiero, energia e minerarie crea circa 696,19 milioni di euro di valore di produzione, rappresentando circa il 44% del totale. Gli indicatori economico-finanziari per il totale delle società nel 2024 evidenziano una crescita della redditività: il ROI sale all'8,7% (rispetto al 6,2% nel 2023) e il ROE al 13,2% (rispetto al 9,0% nel 2023). Il ROS cresce al 7,7% (rispetto al 5,8% nel 2023). L'indice di indipendenza finanziaria si attesta su un 36,6% (rispetto al 33,6% nel 2023). Il Capital Turnover si mantiene stabile, intorno all'1,1% (rispetto all'1,1% nel 2023).
La struttura imprenditoriale beneventana si conferma fortemente ancorata alla micro imprenditorialità, che rappresenta l'86,4% del totale (843 imprese). Seguono le piccole imprese con una quota dell'11,0% (107 imprese). Analizzando la composizione del valore della produzione, la distribuzione risulta molto più equilibrata: le piccole imprese contribuiscono per il 27,5% (435,41 milioni di euro) al totale provinciale, seguite dalle micro (26,3% con 416,63 milioni di euro) e dalle medie (25,1% con 397,48 milioni di euro). Le grandi imprese, pur costituendo una quota ridotta (0,3% con 3 imprese) , contribuiscono per oltre un quinto alla produzione complessiva (21,0% con 332,68 milioni di euro).
Dal punto di vista occupazionale, i dati indicano un andamento positivo per le imprese di maggiore dimensione. Le grandi imprese registrano una crescita degli addetti del +10,2% (contro il +3,2% nazionale) , seguono le piccole imprese con un incremento del +7,1% (contro il 3,8% nazionale) e le medie (+3,3% contro il 4,4% nazionale). Le micro imprese, invece, mostrano una lieve flessione dell'1,6%, più contenuta rispetto al dato nazionale (-2,9%).
La dinamica demografica d'impresa nel secondo trimestre del 2025 mostra una tendenza al rallentamento. Le iscrizioni di nuove imprese sono in calo del -5,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre le aperture di unità locali segnano un modesto aumento del +3,5%. Si osserva una netta flessione dei flussi in uscita: le cancellazioni si riducono del -45,0%, le chiusure di unità locali del -29,8% e le entrate in scioglimento e liquidazione del -28,2%. In decisa diminuzione anche le procedure concorsuali e fallimentari, che calano del -33,3%. Questi segnali restituiscono un quadro di cautela e selettività nelle nuove iniziative, accompagnato da un minor ricorso a chiusure e procedure concorsuali.
Dal punto di vista settoriale, si registra un aumento delle iscrizioni nel Turismo (+50%), nel Commercio (+33,3%) e negli Altri settori (+18,8%). Viceversa, tutti gli altri settori risultano in calo, con l'Agricoltura e attività connesse che segnano un -21,8%. Per quanto riguarda le cessazioni non d'ufficio, spiccano le Attività manifatturiere, energia e minerarie (+145,5%) e i Servizi alle imprese (+31,6%). Positivi, nel senso che calano, i dati delle Assicurazioni e Credito, dove le cessazioni diminuiscono dell'80%.
I profili imprenditoriali nel II trimestre 2025 confermano la centralità dell'impresa individuale, che accoglie ben oltre la metà delle nuove iscrizioni (129 su 208). Le componenti femminile (104 imprese), giovanile (75) e straniera (29) restano dinamiche, pur registrando un calo generalizzato rispetto all'anno precedente. Nelle imprese individuali, si registrano 56 iscrizioni femminili, 51 giovanili e 22 straniere. Nelle società di capitali, si rileva una marcata presenza femminile (42 imprese iscritte) e giovanile (22), a fronte di una minore partecipazione straniera (6). Le iscrizioni femminili nelle società di capitali sono aumentate del 20% rispetto al II trimestre 2024, mentre tra le imprese individuali femminili si rileva un calo del -22,2%. Le iscrizioni femminili riguardano innanzitutto il settore del Commercio (17 imprese, +88,9%) e l'Agricoltura (14 imprese, -36,4%). Le nuove imprese giovanili derivano dal Commercio (16 imprese) e dagli Altri Settori (9 imprese, +50%). Le imprese straniere, infine, trovano nel Commercio (12 imprese, +200%) il maggior bacino di provenienza.
I dati Movimprese fotografano un sistema imprenditoriale che, nonostante le difficoltà globali e locali come lo spopolamento e l'invecchiamento della popolazione, mostra capacità di ripresa e volontà di investire. Questo segnale di fiducia segue la tendenza nazionale, dove le imprese crescono soprattutto nei settori a più alto valore aggiunto come costruzioni, servizi tecnici, ristorazione e attività finanziarie.
I dati completi e aggiornati sono disponibili sul portale interattivo di InfoCamere:
Documenti di approfondimento (scaricabili):
Comunicato Stampa Movimprese II Trimestre 2025 (PDF)
Avellino - Report commento ai dati II Trimestre 2025 (PDF)
Benevento - Report commento ai dati II Trimestre 2025 (PDF)
Avellino - Dati strutturali II Trimestre 2025 (PDF)
Benevento - Dati strutturali II Trimestre 2025 (PDF)
Avellino - Dati congiunturali II Trimestre 2025 (PDF)
Benevento - Dati congiunturali II Trimestre 2025 (PDF)