Depositare un brevetto
Il primo passo da fare, indubbiamente il più complesso, è quello di capire a fondo l’invenzione e quindi valutare se è brevettabile ed in caso affermativo in quale modo sia conveniente proteggerla.
Mentre per alcune invenzioni si tratta di una valutazione semplice, per altre non lo è. Si pensi ai brevetti relativi ai prodotti alimentari, ai software, o a tutte quelle invenzioni apparentemente banali che proprio per questo devono essere descritte in modo rigoroso.
Dal punto di vista formale occorre preparare una documentazione tecnica comprendente una descrizione e dei disegni che facciamo comprendere in che cosa consiste l’invenzione.
La documentazione non deve essere una semplice descrizione di come è fatto il prodotto che si vuole brevettare, ma deve essere scritta in modo tale da evidenziare bene quali sono gli aspetti innovativi sui quali si chiede di ottenere la tutela. Preparata questa documentazione di base occorre poi predisporre la modulistica.
Questo aspetto è tanto più difficile a seconda degli stati in cui si vuole ottenere un brevetto.
Il brevetto ha infatti una validità territoriale.
Si può scegliere un brevetto che ha validità solo nel nostro paese, oppure un brevetto europeo o un brevetto internazionale che hanno una validità estesa ad un numero maggiore di stati.
La scelta sul tipo di brevetto e sugli stati in cui depositarlo varia a seconda del tipo di invenzione.
Ci sono prodotti che per loro natura hanno un mercato in certi paesi piuttosto che in altri o invenzioni che si vogliono sfruttare, per strategie commerciali, solo in certi stati. Si ricorda che il brevetto conferisce il diritto esclusivo di produzione e commercializzazione, per cui questo serve a valutare quali siano i paesi in cui si vuole che l’invenzione non venga prodotta o venduta.
Sono scelte che dipendono in parte da voi, in parte vengono valutate insieme ad un consulente in brevetti che possa farvi di volta in volta presenti i vantaggi e gli svantaggi di una procedura rispetto ad un’altra.
Depositare un marchio
Dal punto di vista giuridico, un marchio è un segno che serve a distinguere i prodotti e i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese.
Possono essere marchi le parole, i loghi, i dispositivi o altre caratteristiche distintive che possono essere riprodotti graficamente. I marchi possono consistere, per esempio, nella forma dei prodotti, nel loro imballaggio, nei loro suoni e odori.
Un marchio svolge tre importanti funzioni:
La registrazione di un marchio è uno dei mezzi più efficaci a disposizione per difendere l’immagine di marca, un modo per garantire che non venga utilizzato da altri.
Se un marchio non viene registrato, altri potrebbero farlo e acquisire il diritto di contrassegnare con esso i propri prodotti e servizi.
Un marchio forte crea un’identità, rafforza la fiducia, distingue il titolare dai suoi concorrenti e semplifica la comunicazione tra venditore e acquirente.
Poiché spesso si investono nei marchi ingenti quantità di tempo e denaro, vale la pena spendere qualcosa anche per proteggere un marchio dagli abusi.
Differenza tra un marchio e altri diritti di proprietà industriale quali i brevetti e i disegni e modelli:
Tutti i diritti di proprietà industriale si prefiggono lo scopo di proteggere la creatività delle imprese e dei singoli individui.
La loro rispettiva protezione, tuttavia, non riguarda gli stessi aspetti.
Un marchio serve a individuare l’origine dei prodotti e servizi riconducendoli a un’impresa per distinguerli dai prodotti e servizi dei suoi concorrenti.
Un disegno o modello protegge l’aspetto esteriore di un prodotto e non può proteggerne la funzione.Un brevetto protegge la funzione, il funzionamento o la struttura di un’invenzione.
Per essere brevettata, una funzione deve essere innovativa, avere un’applicazione industriale ed essere descritta in modo tale da consentire di riprodurne il processo.
Qualsiasi soggetto, persona fisica (che abbia compiuto 18 anni) o giuridica, cittadino italiano o straniero, in condizione di reciprocità, può presentare domanda di brevetto e/o di registrazione personalmente o a mezzo di consulente brevettale abilitato (mandatario) o avvocato, munito di apposita procura.
La domanda intesa ad ottenere la concessione di un brevetto o di una registrazione, è presentata direttamente all'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, tramite il servizio postale, o presso la Camera di commercio.
Il deposito telematico consente l’invio delle domande di marchi e brevetti direttamente dal proprio ufficio o dalla propria abitazione, senza doversi, perciò, recare presso il competente ufficio della Camera di Commercio realizzando, pertanto, un notevole risparmio di tempo e denaro.
Per approfondire questo argomento potete consultare la sezione dedicata.