FAQ

Bando Voucher Digitali I4.0 2021

Con riferimento al regime IVA, essa è ammissibile come costo?

Come indicato all'art. 7 comma 5 del bando, "Tutte le spese si intendono al netto dell'IVA, il cui computo non rientra nelle spese ammesse", l'IVA non può essere considerata un costo.

Brevetti e Marchi

Per depositare una domanda di invenzione è necessario costruire un prototipo per verificare se funziona?

 

La realizzazione di un prototipo non è richiesta ai fini del deposito della domanda di invenzione. La domanda prevede infatti la compilazione di appositi moduli e la redazione di una descrizione dell’invenzione, che deve essere comprensibile e dettagliata, in modo tale che una persona esperta del ramo possa essere in grado di realizzarla.

E’ obbligatorio depositare il marchio d’impresa?

 

No, non è obbligatorio, il marchio può essere utilizzato anche in assenza di registrazione. In questo caso si tratta di un marchio “di fatto”.

E’ possibile brevettare un metodo per un gioco o per attività commerciali, o un programma per elaboratore?

 

La legge prevede espressamente che tali scoperte non possono essere brevettate come invenzioni industriali. I programmi per elaboratore (software) non possono essere brevettati in quanto tali, però potrebbero essere oggetto di brevetto, qualora costituissero lo strumento attraverso il quale si produce un’invenzione atta ad avere un’applicazione industriale.
Il software, come invenzione in sé, può essere protetto come opera dell’ingegno presso la SIAE. Inoltre sono sempre di competenza della SIAE, e non dell’Ufficio Brevetti, le opere dell’ingegno a carattere artistico e letterario.

E’ possibile verificare preventivamente l’esistenza di un brevetto per evitare duplicazioni?

 

Né gli Uffici brevetti delle Camere di Commercio, né l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, effettuano ricerche di anteriorità prima del rilascio di un brevetto, perciò è opportuno che il richiedente si accerti che non esistano, nello stato della tecnica, brevetti di invenzione uguali a quello che intende depositare.
Tale ricerca può essere effettuata, su richiesta dell’interessato, oltre che da studi professionali di mandatari autorizzati, anche tramite  Internet accedendo al sito www.uibm.gov.it consultabile gratuitamente dall’utente.

E’ possibile verificare preventivamente l’esistenza di un marchio per evitare duplicazioni?

 

L’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi non effettua ricerche di anteriorità prima di rilasciare un attestato di registrazione. Perciò è opportuno che il richiedente, prima di depositare la domanda, si accerti che non esistano marchi uguali o simili a quello che intende depositare, per evitare eventuali future contestazioni che potrebbero causare anche rilevanti costi economici.
Tale ricerca può essere effettuata, su richiesta dell’interessato, oltre che da studi professionali di mandatari autorizzati, anche tramite  Internet accedendo al sito www.uibm.gov.it consultabile gratuitamente dall’utente.

E’ tutelato il marchio di fatto?

 

La legge prevede il preuso del marchio. Chi utilizza un marchio di fatto, non può impedire ad altri di farne uso. Chi ha depositato o registrato un marchio simile o uguale ad uno “di fatto”, e questo sia effettivamente utilizzato da più tempo, non può imporre al suo titolare di cessare di usarlo, purché detto uso sia limitato ad un ambito locale. In caso di controversia legale, il titolare del marchio di fatto deve provare al Giudice di utilizzare il marchio da più tempo. Non potendo ricorrere a documentazione ufficiale, come nel caso del marchio depositato o registrato, l’onere della prova può risultare complesso.

Quali sono i diritti che scaturiscono dal deposito di un brevetto?

 

Il diritto di utilizzare il brevetto in modo esclusivo, di cederne la proprietà o l’uso. Il diritto di impedire a terzi di brevettare un'invenzione uguale o simile alla propria, se precedentemente depositata, o di farne uso senza il proprio consenso.

Quali sono i diritti che scaturiscono dal deposito di un marchio?

 

Il diritto di utilizzare il marchio in modo esclusivo, di cederne la proprietà o l’uso. Il diritto di impedire a terzi di depositare o registrare un marchio uguale o simile al proprio marchio, se precedentemente depositato, per la stessa classe di prodotti o servizi, o di farne uso senza il proprio consenso.

Il brevetto registrato ha un valore economico?

 

Sì, anche se non esistono norme di riferimento che fissino dei parametri per  determinare il valore di un brevetto. Nel caso di cessione, saranno le parti ad attribuire un valore al brevetto, anche avvalendosi di appositi studi professionali specializzati in materia, per esempio Mandatari autorizzati. Nel caso in cui il brevetto appartenga ad una società il suo valore figurerà in bilancio tra i beni immateriali (marchi e brevetti).