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NUOVO Registro nazionale di Produttori e Importatori di Pneumatici
Seminario Registro Pneumatici
Le Camere di commercio competenti, in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e con il supporto di Ecocerved, organizzano per il 10 giugno 2025 un incontro informativo per illustrare le funzionalità del nuovo Registro Pneumatici attivo dal 14 maggio 2025.
La partecipazione all'evento è completamente gratuita.
Clicca qui per maggiori informazioni sul programma e per iscriversi!
Il Registro Pneumatici è il registro informatico nazionale per produttori e importatori di pneumatici soggetti agli obblighi di gestione degli pneumatici fuori uso (PFU), istituito con il Decreto Ministeriale n. 147 del 16 aprile 2024, in attuazione dell’articolo 7, comma 1, del D.M. n. 182 del 2019.
Al Registro viene attribuito il compito di garantire la raccolta e la tenuta delle informazioni necessarie a verificare il rispetto delle prescrizioni del D.M. 182/2019 e il corretto trattamento dei PFU.
Dal 14 maggio 2025 sono aperte le iscrizioni al Registro Pneumatici per:
- produttori e importatori italiani di pneumatici, anche neo-operanti;
- rappresentanti autorizzati di produttori o importatori esteri.
Le modalità di iscrizione sono definite dall’art. 3 del D.M. n. 147/2024.
L’iscrizione al Registro Pneumatici deve essere effettuata in via telematica entro sessanta giorni dalla data di apertura delle iscrizioni, ovvero entro il 13 luglio 2025.
Normativa di riferimento
Art. 228 del D.Lgs. 03/04/2006, n. 152 - Norme in materia ambientale
Pneumatici fuori uso.
Decreto Ministeriale 19 novembre 2019, n. 182
Regolamento recante la disciplina dei tempi e delle modalità attuative dell’obbligo di gestione degli pneumatici fuori uso, ai sensi dell’articolo 228, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
Decreto Ministeriale 16 aprile 2024, n. 147
Istituzione del registro nazionale di produttori e importatori di pneumatici soggetti agli obblighi di gestione degli pneumatici fuori uso.
Manuale Produttori e Importatori: Il manuale contiene le istruzioni da seguire per consentire ai produttori e importatori di pneumatici di effettuare l’accesso al Registro Pneumatici per la presentazione delle pratiche telematiche.
Per informazioni: www.renap.gov.it/it/registro-pneumatici
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RAPPORTO AMBIENTE 2023
L'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha fornito i dati della quarta edizione del rapporto che analizza lo stato dell’ambiente in Italia riferito a: acqua, energia, discariche, rumori e rifiuti urbani.
La presentazione dei dati è avvenuta il 21 febbraio, a Roma, nell’ambito dell’edizione 2023 del Rapporto Ambiente:
Lo studio è strutturato in due parti: la prima descrive le realtà regionali attraverso l’analisi di 21 indicatori che definiscono le tendenze delle principali tematiche ambientali, mentre la seconda è composta da brevi articoli che riguardano specificità regionali e/o attività SNPA particolarmente rilevanti e di interesse per la collettività.
Dallo studio emerge che il Paese è in linea con gli obiettivi europei e di sviluppo sostenibile per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che raggiunge buoni livelli di raccolta differenziata dei rifiuti e diminuisce lo smaltimento in discarica. Emerge, però, un aumento della produzione dei rifiuti speciali e l'incidenza del turismo sui rifiuti urbani, criticità relative allo stato delle emissioni di gas serra e consumo di suolo.
Per maggiori informazioni, consultare Il Rapporto Ambiente - Edizione 2023 disponibile sul sito di ISPRA.
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IN VIGORE IL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO SULLE BATTERIE E RIFIUTI DI BATTERIE.
Il nuovo regolamento europeo 2023/1542 sulle batterie e i rifiuti di batterie, pubblicato il 12 luglio nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, si applica dal 18 febbraio 2024: da tale data vanno considerati vigenti il campo di applicazione e le nuove definizioni mentre le disposizioni relative alla gestione dei rifiuti da batterie (Capo VIII) si applicheranno a decorrere dal 18 agosto 2025, data di abrogazione della Direttiva 2006/66/CE.
Il Regolamento (UE) 2023/1542 modifica la disciplina delle batterie e dei relativi rifiuti fissando requisiti più stringenti per consentire l'immissione sul mercato, potenziare la raccolta differenziata e garantire che tutti i rifiuti di batterie raccolti siano riciclati attraverso processi che raggiungano un’efficienza di riciclaggio minima comune.
Il regolamento si applica:
•a tutte le categorie di batterie, vale a dire le batterie portatili, le batterie per l'avviamento, l'illuminazione o l'accensione (batterie per autoveicoli), le batterie per mezzi di trasporto leggeri, le batterie per veicoli elettrici e le batterie industriali indipendentemente dalla forma, dal volume, dal peso, dalla progettazione, dalla composizione materiale, dalla composizione chimica, dall'uso o dalla finalità delle stesse;
•alle batterie incorporate o aggiunte a prodotti o che sono specificamente progettate per essere incorporate o aggiunte ad altri prodotti.
Tra le novità:
• requisiti circa il contenuto minimo di materiale riciclato in talune batterie;
• nuova etichettatura delle batterie con obbligo, tra le altre informazioni, di indicare la presenza di sostanze pericolose (diverse da cadmio, piombo e mercurio) e di CRM (Critical Raw Materials);
• obbligo di “Due Diligence” per gli operatori economici circa la strategia di impresa per le materie prime delle batterie e le categorie di rischio sociale ed ambientale associate;
• potenziamento della Responsabilità Estesa del Produttore;
• disposizioni nella gestione dei rifiuti di batterie;
• introduzione del Passaporto Digitale della Batteria.
Vengono inoltre fissati:
gli obiettivi di raccolta dei rifiuti di batterie portatili:
a) 45 % entro il 31 dicembre 2023;
b) 63 % entro il 31 dicembre 2027;
c) 73 % entro il 31 dicembre 2030;
-l’obiettivo di raccolta specifico per i rifiuti di batterie per mezzi di trasporto leggeri:
a) 51 % entro il 31 dicembre 2028;
b) 61 % entro il 31 dicembre 2031.
- i livelli di materiali recuperati dai rifiuti di batterie, nello specifico: per il litio 50% entro il 2027 e 80% entro il 2031; per il cobalto, rame, piombo e nichel 90% entro il 2027 e 95% entro il 2031.
Per maggiori informazioni, consultare il sito web dell'Unione Europea.
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Pubblicazione "PICCOLE E MEDIE IMPRESE, GRANDI ENERGIE", la guida dedicata alle CER - Comunità Energetiche Rinnovabili
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