Il MUD (o comunicazione annuale al catasto dei rifiuti) è un modello attraverso il quale devono essere denunciati i rifiuti prodotti dalle attività economiche, i rifiuti raccolti dal comune e quelli smaltiti, avviati al recupero, trasportati o intermediati nell'anno precedente la dichiarazione.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 dicembre 2020 "Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l'anno 2021", pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 10 della Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 39 del 16/02/2021, ha sostituito il precedente modello del 2018, utilizzato fino allo scorso anno, con quello attuale, che dovrà essere utilizzato per le dichiarazioni da presentare con modalità telematica entro il 16 giugno 2021 (120 giorni dalla data di pubblicazione del decreto di approvazione del MUD), con riferimento all’anno 2020.
Rimangono immutati rispetto al 2020:
- struttura del modello, articolato in 6 Comunicazioni.
- soggetti obbligati alla presentazione del MUD, che sono quelli definiti dall'articolo 189 c. 3 del D.lgs. 152/2006, ovvero trasportatori, intermediari senza detenzione, recuperatori, smaltitori, produttori di rifiuti pericolosi, produttori di rifiuti non pericolosi da lavorazioni industriali, artigianali e di trattamento delle scorie con più di 10 dipendenti, Comuni.
Sono state invece apportate alcune modifiche alle informazioni da trasmettere, e in particolare:
- Gli impianti che svolgono attività di recupero dovranno comunicare, nella scheda SA-AUT, se l'autorizzazione è riferita ad attività di recupero per le quali è stata prevista l’applicazione del comma 3 art. 184ter.
- Nella Comunicazione Rifiuti e Comunicazione Veicoli fuori uso sono state apportate modifiche alle informazioni relative ai materiali derivanti dall’attività di recupero, con l’aggiunta di alcune tipologie e la modifica di altre.
- La Scheda CG - Costi di Gestione della Comunicazione Rifiuti Urbani è stata completamente rivista.
- Sono state modificate le categorie della Comunicazione Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche per adeguarle all’entrata in vigore dell’open scope e della classificazione prevista dall’allegato III al D.lgs. 49/2014.
- Sempre nella Comunicazione Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche è stata aggiunta la voce relativa alla quantità di RAEE preparati per il riutilizzo, mentre è stata eliminata l’informazione sui RAEE utilizzati come apparecchiatura intera.
Cambiano inoltre le modalità di accesso ai siti www.mudtelematico.it [1], www.mudsemplificato.ecocerved.it [2] e www.mudcomuni.it [3], ai quali si potrà accedere esclusivamente tramite il sistema pubblico di identità digitale (SPID), la Carta d’identità elettronica (CIE) o la Carta nazionale dei servizi (CNS). Solo per quest'anno sarà possibile utilizzare ancora le credenziali già rilasciate negli scorsi anni, che avranno validità fino al 30 settembre 2021.
Per quanto riguarda le modalità di pagamento dei diritti di segreteria, è stato introdotto il circuito PagoPA:
- Per l'invio della dichiarazione MUD attraverso il portale www.mudtelematico.it [1] si conferma l’utilizzo di sistemi di pagamento elettronici sicuri, quali carta di credito, il sistema Telemaco Pay/IConto [4] e il circuito dei pagamenti elettronici della pubblica amministrazione (PagoPA).
- Per quanto riguarda il MUD Semplificato e il MUD Comuni (se inviato via PEC), il pagamento dei diritti di segreteria potrà avvenire esclusivamente con il circuito PagoPA.
Il modello da presentare è differente a seconda delle seguenti categorie:
- Comunicazione Rifiuti;
- Comunicazione Veicoli Fuori Uso;
- Comunicazione Imballaggi, composta dalla Sezione Consorzi e dalla Sezione Gestori Rifiuti di imballaggio;
- Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche;
- Comunicazione Rifiuti Urbani, assimilati e raccolti in convenzione;
- Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.
Soggetti non obbligati alla presentazione del MUD
Il 2 febbraio 2016 sono entrate in vigore novità in materia di semplificazione della gestione dei rifiuti speciali per alcune attività: le imprese agricole di cui all'art. 2135 del Codice Civile e i soggetti che esercitano attività ricadenti nell'ambito dei codici ATECO 96.02.01, 96.02.02 e 96.09.02 che producono rifiuti pericolosi (compresi quelli aventi codice CER 18.01.03*, relativi ad aghi, siringhe e oggetti taglienti usati) possono assolvere l'obbligo di registrazione sul registro di carico e scarico dei rifiuti e l'obbligo della comunicazione MUD attraverso la conservazione progressiva per tre anni del formulario di identificazione per il trasporto dei rifiuti.
Per informazioni si prega di rivolgersi all'ufficio ambiente della CCIAA
Tel.0825.694222
e-mail teobaldo.tiseo@av.camcom.it [5]